I posteri, che siamo noi

Condivido con piacere una interessante riflessione inviatami dal mio amico Gabriele Zagni. La realtà è fatta di pensieri che si incontrano. In campagna elettorale, poi…

“Un nemico accecato da uno spietato spirito di potenza, che cerca di mascherare questa sua brutale natura apparendo solidale e vicino alle necessità della popolazione.

Lo diceva Ghisleri, opponendosi alle derive autoritarie dell’Italia degli anni Venti e oggi mi ricorda qualcuno… Quanto è vero che la Storia insegna. Ma forse non abbastanza…Che poi la Storia, quella con la S maiuscola, quella dei pensatori politici contemporanei del nostro Paese, a scuola non la si insegna (quasi) più. Eppure uscite dalle superiori, queste menti più o meno interessate a quello che le circonda, più o meno consapevoli, vanno a votare. Alcuni hanno sentito parlare del fatto che il loro vicino di autobus, quello sempre al telefono, perché le compagnie telefoniche avvantaggiano solo le chiamate nei loro Paesi, gli ruberà il lavoro. E allora metteranno una crocetta lì dove dicono che il problema verrà estirpato.

Altri hanno sentito dire dai loro genitori che è difficile arrivare a fine mese, soprattutto dopo la tassazione sugli immobili reinserita da Monti. Effettivamente è un problema, forse è meglio scegliere chi già l’aveva tolta: non importa da dove si andrà a prelevare poi. Magari dagli stipendi degli stessi, ma la lungimiranza non è la visione del politico alla ricerca del voto.

Ci sono poi quelli a cui hanno detto (urlando nelle piazze) che la tirannia dei mercati ci ucciderà. Che è meglio farne a meno… allora voteranno chi ad essi si oppone, senza opporre nient’altro.

Cosa resta, alla fine? Forse nella situazione attuale un voto di compromesso non è nemmeno possibile. Esiste un voto ad alleanze tirate per estremi, ad accozzaglie geriatriche che si susseguono da anni. Però il problema si sta per ripalesare e questa volta saremo tutti chiamati a fare due chiacchiere con la nostra coscienza.

Abbiamo messo il Paese in chemioterapia ma non è stato abbastanza. La metastasi non è mai scomparsa e ora attacca di nuovo gli organi vitali. Sta a noi cittadini prendere consapevolezza del fatto che questa volta la Storia più recente dovrebbe averci insegnato qualcosa.

Questa volta siamo i posteri a cui i proverbi assegnano l’ardua sentenza.”

Inviato da iPad

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