Parole, parole, parole

La lontananza è lo spazio bianco che separa la bellezza della presunzione di bellezza.
Assuefatti alle distanze, dimentichiamo di soffrire per le cime distanti delle parole abortire. Non abbiamo più il tempo di addolorarcene.
Lontano è lo sguardo di chi attende senza slancio, lontana la figlia del compromesso sentimentale, lontane le lacrime degli amanti anaffettivi, lontani i rigurgiti di chi corre senza avanzare di un passo.
Siamo lì, affacciati al destino degli addii che non sappiamo più raccontarci, dei ritorni che abbiamo smesso di annunciare. Non c’è virtuale che tenga il filo delle nostre storie: le mancanze pesano. Come le cose che parlano delle non cose.
Buonanotte.

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