Cultura a chi.

Dunque, è tutto chiaro.

L’Italia, quel meraviglioso paese dei teatri (che chiudono), dei beni archeologici (che crollano), dei mestieri intellettuali (sottopagati e ridicolizzati), della storia dell’arte (cacciata dalla scuola pubblica), della sottocultura al servizio del mercato, dei baroni universitari e dei cervelli che se la danno a gambe, proprio questo paese si inviperisce contro le agenzie di raiting cattive cattive che non contemplano il nostro patrimonio artistico.

Siamo così bravi a esportare certe figure…

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