L’articolo di OttoPagineIl 30 aprile, sul Palco del Premio Strega, vestirò i panni che mi stanno meglio: la cantastorie. Racconto suggestioni di nutri-menti, narro di legami identitari e di parole che fanno la differenza. Beneventana, trapiantata a Roma, mi sento della generazione che è figlia anche di questa letteratura e della malia che in essa continua a ispirare buone storie. Con Orgoglio, con lo Strega.