Dalla città della scienza, alla città del senza.

Ne ho lette tante, sentite tantissime. Balle enormi e cose serie. Come in tutte le piazze senza verità apparenti. Bisogna scavare, intrufolarsi, cercare la polvere nelle sovrastrutture arrugginite dei poteri impotenti e degli impotenti al potere. Il fuoco ci ha bruciato vivi. Perché ha colpito il cuore, la pancia, la testa. Ha parlato, il fuoco, il linguaggio onnisciente del “per sempre”. A Bagnoli, esistono problemi atavici. Una storiella squisitamente napoletana. Che, però, non appartiene mica solo ai napoletani. Fuori dalla retorica, siamo sempre più soli. Assuefatti e soli. Ma qualcuno, anche solo con l’arma potentissima della penna, non ha mollato. Ecco, tra le tante cose lette, questa, mi sembra dignitosissima e vera: http://paralleloquarantuno.it/?p=1136

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